Peccato


Tradizionalmente vi si riferisce come alla mancanza di legge--la trasgressione di una legge morale. Lo si usa pure nei termini di un'offesa o di una violazione.

Quando l'umanità in origine si è avviata sul proprio cammino, si è separata dalla fonte e nel processo si è dimenticata della propria scelta. La separazione è dolorosa (l'illusione della separazione) e l'uomo si è chiesto, "Che cosa orribile ho fatto per essere tanto castigato?" Il che ha portato a idee come il peccato originale, la vergogna amara, ecc. Di conseguenza, l'uomo è alla ricerca di quella parte perduta di se stesso. Comunque, l'atto d'amore crea un ponte temporaneo sul vuoto, elargendoci un assaggio di ciò che è la vera Unione.

Il peccare risiede nel non cogliere il centro, in quanto non siamo perfetti, e viene provocato dalla paura. La delusione e la negazione sono elementi che permettono al timore di manifestarsi. Il vuoto e la frustrazione prodotti dalla paura devono essere rimpiazzati dal perdono. Ogni pensiero, azione, atto negativo determinano un debito nell'individuo che a livello metafisico chiamiamo Karma. Il debito potrebbe essere ripagato in una o vite successive. Quando il debito è espletato attraverso l'ammenda, l'esperienza può essere condivisa da tutti. Se non espiamo, non cogliamo il centro.

E' possibile peccare perfino nel mondo dello spirito. I peccati del mondo dello spirito sono peccati di egoismo, ma qui vengono subito rivelati. Sono individuati nel momento in cui il pensiero è nella mente, e l'effetto è riscontrato ben più velocemente che nel mondo della materia. Viene registrato su colui che commette il peccato e lo rende spiritualmente inferiore rispetto al livello raggiunto in precedenza. Benché sia difficile spiegare in parole cosa questi peccati siano, il termine più vicino è l'egoismo.


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